L’efficacia della campagna vaccinale

Le campagne di vaccinazione contro il Covid-19, anche se cominciate da poco, stanno già riducendo i danni significativi del virus nella popolazione. Nelle vaccinazioni di massa, si sa, ci sono una serie di parametri che devono verificare l’efficacia di un vaccino. Mentre, però, gli studi per lo sviluppo del farmaco si effettuano su una popolazione di numero ridotto (vedi riquadro), quelli post-commercializzazione coinvolgono, invece, un numero di persone molto più elevato, incluse quelle ammalate e con fattori di rischio, il che rende i risultati di questi ultimi test di gran lunga più affidabili. Sono stati pubblicati in questi giorni alcuni dati confortanti relativi ad un vaccino ad m-RNA, dati che confermerebbero quelli prodotti durante lo sviluppo clinico del vaccino. Descriviamo, di seguito, proprio l’esito di questi studi.  

Fonte: Eupati Italia, Scoperta e Sviluppo dei farmaci

(Fonte: Eupati Italia, Scoperta e Sviluppo dei farmaci)

La conferma nei dati

Il New England Journal of Medicine, una delle più prestigiose riviste di medicina nel mondo, ha recentemente pubblicato uno studio post-commercializzazione molto interessante per i suoi esiti. Analizzati i dati desunti da due gruppi di quasi seicentomila persone ciascuno (596.618) – vaccinate in uno e non vaccinate nell’altro -, i ricercatori hanno rilevato una sensibile riduzione delle forme gravi della malattia nel gruppo di vaccinati. Queste considerazioni si sono basate, è bene tenerlo presente, su ben cinque parametri di efficacia: infezione documentata con sindrome respiratoria acuta severa (Sars-CoV-2); infezione sintomatica Covid-19; ospedalizzazione dovuta all’infezione; malattia severa; morte.

L’efficacia stimata del vaccino, a partire da sette giorni dopo la seconda dose (follow up), è stata calcolata al 90% per tutti i parametri considerati. L‘infezione da Covid (ridotta del 92%), i sintomi del Covid (del 94%), la necessità di ricovero ospedaliero (del 87%), la malattia grave (del 92%).

Non solo, la grande dimensione del campione studiato ha anche permesso di stimare l’efficacia del vaccino per sottopopolazioni specifiche, aspetto che gli studi precedenti non potevano valutare. Questi risultati rafforzano l’aspettativa che i nuovi vaccini approvati possano aiutare a mitigare i disastrosi effetti della pandemia Covid-19.

Carola Pulvirenti

 

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